Ordine Petromyzontiformes, Famiglia Petromyzontidae, Sottofamiglia Petromyzontinae, Genere Petromyzon, Specie P. marinus
Le lamprede fanno parte del gruppo dei “Petromizonti”, un tempo chiamati anche Ciclostomi per la loro bocca rotonda, e possono essere considerate pesci antichissimi. Si tratta, infatti, di animali piuttosto primitivi che hanno mantenuto caratteri arcaici quali per esempio la mancanza di mascelle e di pinne pettorali e ventrali. Questi “pesci” hanno un ciclo vitale simile a quello dei salmoni e dai fiumi, in cui nascono, si spostano in mare dove trascorrono la loro vita fino al momento della riproduzione che avviene nuovamente in acque dolci fra la tarda primavera e l’inizio dell’estate.
La specie, ampiamente distribuita nei fiumi Italiani fino a circa un secolo fa, ha subito le prime riduzioni nei primi decenni del Novecento, in relazione alla costruzione di dighe, agli sbarramenti e all’inquinamento delle acque. In seguito la lampreda è diventata sempre meno frequente, fino a scomparire del tutto in molti fiumi italiani.
Nel dicembre 2004 nel corso di indagini sulla fauna ittica si è scoperta la presenza di stadi giovanili di lampreda di mare. Il comprensorio fluviale Magra-Vara risulta, quindi, unico sito certo in Italia per la riproduzione della Lampreda di mare.
Nella parte ligure del bacino del Magra- Vara sono presenti ben tre delle quattro specie di Lamprede conosciute per l’Italia e precisamente la lampreda di mare (Petromyzon marinus) la lampreda di fiume (Lampetra fluviatilis) e in ultimo la lampreda di ruscello (Lampetra planeri).
La specie è considerata “in pericolo critico” nella Lista Rossa dei pesci d’acqua dolce italiani. La specie è , inoltre, elencata tra le quelle protette nella Convenzione di Berna ed è inserita nella Direttiva Habitat 92/43/CEE.